Gli sviluppi all’interno del quadro normativo europeo e le sempre più stringenti direttive in ambito edilizio, sommati alla crescita dei costi energetici, stanno accendendo i riflettori sulle prestazioni energetiche degli edifici e sul valore dei sistemi di isolamento termoacustico. Questi ultimi incidono fortemente sul grado di comfort abitativo e sulla qualità del risparmio energetico; garantiscono infatti una temperatura degli ambienti ottimale e una netta riduzione del rumore proveniente dall’esterno o dagli ambienti limitrofi.
L’isolamento termoacustico consente di mantenere una temperatura uniforme e prevenire i problemi legati alla presenza di umidità di condensa, come la formazione di muffe nocive e di antiestetiche macchie scure.
Inoltre, i sistemi di isolamento riducono le dispersioni di calore e rappresentano dunque un vantaggio notevole sia in termini di costi che di emissioni, per la salvaguardia dell’ambiente e del portafoglio.
La scelta dei materiali
Per godere di questi benefici si deve, però, procedere a un’attenta valutazione dei materiali al fine di ottenere il sistema di isolamento termoacustico più adatto alla tipologia di edificio, alla struttura, alla collocazione e al clima.
Ad oggi vi è infatti un’ampia disponibilità di materiali per l’isolamento termoacustico: schiuma di poliuretano espanso, sughero, lana di pecora, fibra di legno, cellulosa, lana di vetro e lana di roccia; ci limiteremo però, in questo contenuto, all’analisi delle ultime due soluzioni di coibentazione.